Chi lo organizza ? Chi lo paga e quanto costa ?
Il Festival prevede 10 ore di musica con 20 gruppi italiani e stranieri che si esibiscono su 3 palchi.
Il Comune di Chiaverano ha sottoscritto una convenzione con l'associazione 'A Night Like This' di Milano che prevede la responsabilità del Comune sulla logistica mentre l'associazione gestisce l'evento musicale e lo spazio enogastronomico. Per logistica si intende: gestione volontari, parcheggi, transenne, ambulanza e medico, vigili e carabinieri, tavoli e sedie, alimentazione elettrica, cartelli e così via. L'associazione invece organizza e paga il service (cioè il montaggio e l'assistenza tecnica ai 3 palchi), i gruppi musicali, il loro viaggio e soggiorno, la pubblicità, i manifesti, l'ufficio stampa e tutto ciò che è connesso alla promozione. Il costo totale a carico del comune è di 7.000E.
L'associazione ha invece costi molto superiori (solo il palco principale ha un costo di quasi 10.000E). L'associazione rientra in parte di quanto investito con la vendita dei biglietti (ingresso a 10E) e con l'affitto degli spazi nell'area enogastronomica. Per i primi anni è un investimento economico in perdita e, quindi, i soci dell'associazione mettono soldi propri in quanto credono che la qualità dell'evento unito all'attrattiva del nostro territorio potrà dare nei prossimi anni risultati positivi.
Perchè a Chiaverano ?
L'associazione ha avuto l'idea di realizzare un Festival estivo di musica Indie in quanto non ne esistevano altri nel Nord Italia. Ha visionato anche altre località e poi ha scelto Chiaverano in quanto il posto era non solo adatto per ospitare lo spazio dell'evento ma poteva dare ai visitatori molto di più: paesaggio, natura, prodotti enogastronomici di qualità, '¦
Perchè 'sprecare' soldi per fare un festa ?
Un paese come Chiaverano vive ed esiste se attrae investimenti, se muove l'economia, se non fa fuggire i giovani. Altrimenti rischia di essere solamente un paese dormitorio. In tempo di crisi trovare investitori privati che puntano su un paese per cercare di valorizzarne la bellezza è un privilegio che non si può lasciar scappare.
Perchè? Perchè dove c'è movimento di persone si creano attività collaterali, i negozi possono restare aperti, i Ristoranti, gli Hotel e i B&B lavorano. Ancora più importante è il fatto che il nome di Chiaverano balza agli occhi oltre che di turisti italiani e stranieri, anche della stampa nazionale che porta a conoscere il nostro comune a gente che altrimenti non ne saprebbe nulla! Dallo scorso anno il nome di Chiaverano è presente su tantissimi siti italiani e stranieri musicali e non solo. Durante il Festival hanno parlato di noi La Stampa, il Corriere della Sera, Repubblica e moltissimi altri.
E' l'evento che fa conoscere il nostro bellissimo territorio. Dire 'venite da noi per il nostro paesaggio unico' serve a poco; è necessario attrarre le persone con qualcosa che sia interessante, poi vedranno il territorio, lo apprezzeranno e ci torneranno.
E perchè il Comune deve spendere per far venire persone? Perchè non abbiamo aree industriali, non possiamo contare, per fortuna, su grandi espansioni edilizie. E, quindi, dobbiamo fare in modo che le attività economiche che ci sono guadagnino e si espandino. I commercianti, i ristoranti, i B&B pagano le tasse comunali; se guadagnano di più anche il Comune ci guadagna (e di conseguenza anche tutti i cittadini), se invece chiudono TUTTI, non solo il Comune, ci perdiamo.
Il Festival non è una semplice festa per ragazzi, ma è un investimento che può portare in un periodo di qualche anno ad arricchire tutto il paese. Un esempio: un Festival simile si tiene da 18 anni in Sicilia in un paesino sperduto (Castelbuono); è iniziato come evento molto piccolo ma la gente ci ha creduto. Oggi dove non c'era attività turistica ci sono 2 hotel e altre strutture ricettive non solo per ospitare chi va al festival, ma anche tutti quelli che attraverso il festival hanno conosciuto Castelbuono e ci tornano durante l'anno. Così il paese è cresciuto. La stessa cosa è successa a Benicassim in Spagna.
Al Festival l'anno scorso sono venute persone (giovani e famiglie) da tutta Italia e dall'estero; alcune persone sono tornate durante l'anno perchè si sono innamorate del nostro paese, del Lago Sirio, della Serra. Senza il Festival non sarebbero mai venute.
Bisognerebbe saper sfruttare questa occasione aiutando a far crescere l'evento e costruendoci intorno iniziative per attrarre ancora di più la gente : avere le strutture per accogliere chi viene da fuori porta soldi, invece da noi l'unico hotel che c'era in paese ha chiuso e quest'anno i turisti andranno a dormire in comuni vicini.
Bisogna saper pensare su periodi più lunghi di un giorno, bisogna investire per poter raccogliere in futuro.
Se vogliamo un paese in crescita bisogna ragionare sulle opportunità come questa che ha un costo minimo rispetto al valore totale e alla ricaduta economica e d'immagine che ha per Chiaverano.
Perchè invece non si ripara il Pluriuso o si sistema Via Burolo ?
Non è corretto mettere in relazione i 7.000E che il Comune investe con le centinaia di migliaia di Euro che servirebbero per sistemare Via Burolo o i circa 30.000E che servono per riparare i danni del Pluriuso. Non lo è per ragioni formali di bilancio : il Festival viene imputato alla spesa corrente mentre le opere fanno parte degli investimenti, ma non è questo il fattore determinante.
Non lo è soprattutto per le ragioni indicate prima: i soldi non sono soldi 'spesi', sono soldi 'investiti'.
Se per 4 anni non facessimo il Festival ed impegnassimo la spesa per sistemare il pavimento del Pluriuso Chiaverano ci avrebbe guadagnato ? Avremmo generato prospettive per il futuro ? Avremmo dato vantaggi all'economia del paese ?
Le due cose non si possono collegare. Il pavimento del Pluriuso sicuramente va riparato e lo sarà non appena si riuscirà a stanziare la cifra necessaria. Via Burolo va sicuramente riparata e, un tratto significativo, lo sarà a breve, ma con interventi di finanziamento che nulla hanno a che fare con il Festival.
Questi eventi si devono fare in periferia e non all'interno dei paesi
Fosse un rave-party, certo. Ma è un Festival destinato a persone tranquille ed educate. Lo si è visto lo scorso anno quando non c'è stato alcun tipo di problema. Certo il traffico ne risente ma altri problemi non ci sono. Se l'evento si spostasse in periferia non verrebbe realizzato a Chiaverano ma chissà dove. Inoltre, si perderebbe lo scopo principale che è far conoscere il nostro territorio per far venire il desiderio di ritornarci. Se vedo una periferia, quasi sempre brutta, non ci torno.
Non pensate al disagio che procura il rumore assordante?
Questa domanda è stata inviata da una cittadina per e-mail. Ha anche aggiunto 'Dovrò chiudermi in casa e al mese di luglio non è proprio un ottima cosa. Per me questa non è musica ma solo un gran fracasso'.
E' musica, non è rumore. Può non piacere come genere ma ognuno ha i propri gusti e non è possibile scegliere un genere che accontenti tutti. Sicuramente, a chi non piace il genere, può dare fastidio anche perchè il Festival finirà a notte fonda. Ma è una sola sera in un anno. E' troppo chiedere un po' di pazienza e di tolleranza per una sola sera ?
Il Sindaco
Maurizio Fiorentini