E’ ormai dimostrato che l'inquinamento atmosferico rappresenta una grande minaccia per la salute pubblica: è stato associato a malattie cardiache, respiratorie, ictus, tumori, diabete e problemi neonatali.
Ogni anno in Europa si contano più di 500.000 morti legati a scarsa qualità dell’aria, per questo l’OMS raccomanda il contenimento dei livelli di inquinanti atmosferici al di sotto degli attuali limiti previsti dalla legge.
Tra le fonti di particolato atmosferico e altre sostanze inquinanti dannose per la salute sono comprese la combustione di residui vegetali e il riscaldamento a biomasse legnose, che si aggiungono agli impianti industriali, al riscaldamento per uso domestico e al traffico veicolare.
Per questo motivo il Piano di Tutela della qualità dell’aria nel bacino Padano pone severe limitazioni che qui ricordiamo:
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è vietato su tutto il territorio regionale nel periodo compreso tra il 15 settembre e il 15 di aprile bruciare all’aperto materiale vegetale;
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stufe e caldaie a legna e pellet devono essere installati a regola d’arte e registrati nel Catasto Impianti Termici, come ogni altro generatore;
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negli impianti a pellet è obbligatorio l’utilizzo di pellet A1;
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è vietato installare generatori di classe inferiore alle 4 stelle;
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è vietato utilizzare generatori di classe inferiore alle 3 stelle.
Nel restante periodo dell’anno è concesso l’abbruciamento di materiale vegetale derivante dalle normali attività agricole e selvicolturali (con un massimo di 3 metri steri/ha/giorno), tranne che non sia stato dichiarato lo stato di pericolosità per gli incendi boschivi ed adottando tutte le precauzioni necessarie, nel rispetto del Regolamento di Polizia Rurale Comunale.
Per approfondimenti si rimanda al sito della Regione Piemonte: Misure per ridurre le emissioni da abbruciamenti e riscaldamento | Regione Piemonte