Dal mese di Dicembre per il Cantoniere e dal mese di Gennaio per il Tecnico Comunale il Comune è in emergenza.
L'unico Cantoniere comunale nel mese di Dicembre ha avuto un incidente sull'Ape del Comune mentre era in servizio insieme all'Ass. Tentarelli.
Purtroppo le conseguenze non sono state lievi e quasi sicuramente sarà assente dal lavoro ancora per qualche mese.

Abbiamo verificato la disponibilità dei Comuni dell'Unione per definire una convenzione per l'utilizzo di loro personale a tempo parziale ma non è stato possibile a causa delle norme che ci impediscono di aumentare la spesa del personale rispetto all'anno precedente.
Quindi, la sola soluzione che stiamo perseguendo è la ricerca di una cooperativa-lavoro esterna, aumentando quindi la spesa corrente, ed affidando un incarico specifico su alcuni lavori.
Per quanto riguarda l'Ufficio Tecnico la questione è più complessa.
L'attuale Tecnico - in servizio dal 1 Gennaio 2013 - dal 1 Gennaio 2014 ha lasciato l'incarico in quanto ha vinto il concorso in un altro Comune.
La sua decisione è stata dovuta principalmente a causa di un ricorso pendente presso il TAR presentato dalla persona arrivata al secondo posto al concorso del Comune di Chiaverano effettuato a fine 2012.
Nel ricorso al TAR vengono contestati i criteri di attribuzione del punteggio relativo ai titoli e non le prove teoriche e pratiche che invece hanno portato l'attuale tecnico a vincere il concorso.
Pertanto, non potendo essere certi che il ricorso venga respinto, il tecnico ha partecipato ad altri concorsi e, come detto, è risultato vincitore lasciando libero il posto al Comune di Chiaverano.
Fino allo scorso anno in situazioni simili si poteva procedere in due modi: assegnando un incarico professionale esterno provvisorio (come è stato fatto ad esempio per tutto il 2012) oppure, in presenza di una graduatoria di un concorso, assumendo la prima persona in lista (come è stato fatto nel 2010 per sostituire il vigile).
Tutto questo ora non è possibile. Le nuove norme (in particolare il patto di stabilità ma non solo) impediscono l'assegnazione di incarichi professionali e permettono l'assunzione di nuovo personale solo nella misura del 40% delle persone dimesse (cioè per poter assumere una persona se ne devono dimettere tre...).
Inoltre, c'è sempre il ricorso al TAR in ballo. La decisione, a meno di rinvii, ci sarà ad Aprile e in funzione di tale decisione le prospettive saranno diverse.
Infatti, nel caso di rigetto del ricorso e quindi di conferma di correttezza della graduatoria, il tecnico potrebbe anche decidere di rimanere a Chiaverano anche se al momento è diventato dipendente presso il nuovo Comune. Questo perchè la normativa prevede la salvaguardia del posto di lavoro per 6 mesi dopo le dimissioni.
Nel caso invece di accoglimento del ricorso vedremo quali saranno le disposizioni del TAR perchè non è detto che il ricorrente possa diventare automaticamente dipendente del Comune, proprio a causa della norma attuale che impedisce nuove assunzioni.
Oltre tutto, quale sia la decisione del TAR, esiste sempre la possibilità di un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato, per cui non è detto che il tutto si chiuda in Aprile.
Per sopperire alla mancanza attuale del tecnico la sola procedura legale possibile è quella di stipulare convenzioni temporanee con altri comuni per avere la disponibilità di loro personale. Questo può avvenire in due modalità: con una convenzione tra i due Comuni per l'utilizzo di parte dell'orario di lavoro normale del dipendente e/o con un'autorizzazione del Comune ad utilizzare fino a 12 ore del dipendente fuori orario di lavoro.
Dopo le opportune ricerche e trattative abbiamo per il momento la seguente situazione:
- il tecnico attuale rimane comunque a Chiaverano per 16 ore; 4 ottenute con una convenzione e 12 come orario extralavorativo.
- viene aggiunto un secondo tecnico per altre 12 ore di orario extralavorativo.
Pertanto, l'ufficio tecnico viene coperto da due persone e per un totale di 28 ore settimanali. Tutto questo fino al 30 Giugno e, in ogni caso, fino a che il TAR darà il suo verdetto.